Bambini maestri

mercoledì, 3 Marzo 2021

Oggi condividiamo con voi una poesia che abbiamo creato unendo i pensieri delle mamme del gruppo d’Ivrea, pensieri nati dalla riflessione su una famosissima frase di Paulo Choelo:

“Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: ad essere contento senza motivo, ad essere sempre occupato con qualche cosa e a pretendere con ogni forza quello che desidera”


Cosa mi ha insegnato il
mio bambino?


Mia figlia mi sta insegnando a rallentare e semplicemente
a ‘Esserci’.
Solo così riesco a godermi il vero valore delle cose e dei
momenti. Molto spesso mi ritrovo a correre per far
quadrare tutto, con mille pensieri uno sopra l’altro che mi
sembrano tutti urgenti e tutti fondamentali, invece sto
imparando a fermarmi e semplicemente a “stare” con

lei.
E’ solo con mia figlia che sto davvero iniziando a capire
che molto spesso basta fermarsi, godersi il momento,
concentrarsi sull’adesso per fare sgrovigliare tutti i pensieri
e mettere a fuoco le cose davvero importanti.
Anche se il tempo oggi per me passa talmente in fretta da
non accorgermi se ho lavato i denti, se ho fatto colazione
o da quante notti non dormo, loro mi hanno insegnato ad
apprezzare IL TEMPO..
Da quando esistono ho capito l’importanza delle piccole
cose, dei piccoli gesti che per loro sono una cosa
preziosissima.
La prima volta diventi mamma con tutte le incertezze e le
paure al seguito… la seconda volta diventi mamma
perché hai bisogno di amare ancora in modo
incondizionato, sapendo che non farai meno del primo,
ma moltiplicherai tutto.
Le mie figlie mi insegnano a essere ottimista perché mi
regalano un sorriso anche quando non me lo aspetto e la
cosa che mi insegnano quotidianamente è che si può
amare ed essere amati anche senza parole, loro non si
esprimono verbalmente, ma ti amano con uno sguardo e
questo è quello che conta.
Mio figlio mi ha insegnato a prendermi cura di me.
Dal giorno in cui ho letto il risultato di quel test, ho
imparato a bere quei due litri di acqua al giorno, a
mangiare frutta e verdura e a fare qualche passeggiata.
Mi ha insegnato a prendermi cura non solo della mia
salute fisica, ma anche psichica: ho imparato a lasciar
andare le cose che mi recano dispiacere, perché mi basta
perdermi nei suoi occhi per dimenticare tutto, mi basta
ascoltare il cinguettio dei merli alle 5 del mattino, a
mettere delle molliche affinché tornino a farci compagnia
dal giardino mentre lui mangia…
Mentre io nutro lui nel fisico, lui nutre me nell’anima.
Con lui ho apprezzato il nostro salice che inizia a mettere
su foglioline verdi e a dimenticare quanto sporchi il
giardino quando sono secche.
Mi ha insegnato a fermarmi, a darmi e darci tempo, a
lasciare quello che non conta, a guardare con occhi
diversi..
Quelli del cuore.
Mi ha insegnato ad apprezzare le sere in cui vorrei un
letto king size perché ci ritroviamo lui, io, il papà e il
fratello e a 4 zampe accoccolati vicini vicino.
Con lui, e per lui, ho imparato che sono una donna forte
e che con lui e per lui affronterei il mondo intero.

Mia figlia mi ha insegnato come ogni giorno è un giorno
diverso e la scoperta del mondo nelle sue mille
sfaccettature.
E’ il più bello e difficile dei lavori.
Mi ha insegnato che ogni cosa che si fa, che si pensa, che
si vuole deve essere sempre espressa tramite
un’emozione.

Lei pulsa emozioni da tutti i pori.
Mi ha insegnato che ciò che conta siamo noi 2 anzi noi 3…
Mi ha insegnato che ci sono dei tempi, anzi tanti tempi
per la pappa, per dormire, per le coccole, per lavarsi, per
giocare, ma che tutti questi tempi che all’inizio
sembravano non combinarsi fra di loro e fra quelli di
mamma e papà, giorno dopo giorno si stanno accordando
come un’orchestra e il direttore è la nostra famig
lia.

Pensieri magici che scaldano il cuore. Grazie Grazie Grazie.

Un abbraccio Cristina e Barbara

Condividi: